Quale cibo assumere prima dell’allenamento
Sommario
L’attività aerobica è fondamentale per rimettersi in forma, soprattutto quando si hanno dei chili in eccesso da smaltire. La si può praticare in palestra o per conto proprio, dedicando a sé stessi il tempo e le attenzioni di cui si necessita. C’è un motivo, in effetti, se il semplice walking o il jogging abbiano acquisito una popolarità tale da essere praticati da grandi e piccoli, senza distinzioni di sesso. I luoghi preferiti per praticare una di queste attività, soprattutto la corsa, sono i campi sportivi pubblici e… I comuni marciapiedi.
Chi non ha mai visto delle persone, anche in prima mattinata, allenarsi a un ritmo di corsa più o meno blando?
Delle volte, il corridore porta con sé il cane di famiglia, in modo da unire l’utile al dilettevole. È un connubio, quello tra bestiola e padrone, che si dovrebbe vedere molto più spesso.
Esiste, però, un lato del jogging che in molti non conoscono. Questo è di importanza seria e spesso viene sottovalutato con una scusa del tipo:
“Tanto vado a correre, brucerò tutto”.
L’alimentazione del pre-workout (e anche quella del post allenamento) deve essere curata a seconda dell’orario della pratica. Evitare di nutrirsi propriamente, potrebbe causare scompensi durante la prestazione e compromettere l’andamento della seduta.
Cosa mangiare a colazione prima di andare
Il primo mattino è uno dei momenti migliori per praticare jogging: l’aria è mite, l’inquinamento acustico e ambientale delle auto sono quasi o totalmente assenti. Il solo intoppo potrebbe sorgere nelle condizioni meteo, ma hanno inventato i k-way apposta, quindi un’eventuale soluzione potrebbe essere a portata di mano.
È bene tenere a mente che il corpo umano -così come ogni altro organismo del regno animale- ha bisogno di energia per muoversi, anche se per brevi tratti.
E da cosa può trarre energia?
Ovviamente, dai carboidrati. Il motivo per il quale è doveroso nutrirsi prima di andare a correre, è presto detto: nell’ordine di dare adito allo sforzo, il corpo preleva energia dalle riserve di carboidrati, e una volta terminati, accinge ai muscoli, per poi intaccare il grasso, poiché ritenuto sostanza vitale nei casi di maggior bisogno di energie.
Qualora non ci si nutrisse a dovere, le energie sarebbero prelevate dai muscoli e gli stessi, piuttosto che tonificarsi, diverrebbero più esili. I risultati rasenterebbero la disgrazia, qualora il tono muscolare fosse stato ottenuto attraverso estenuanti sedute di allenamento in sala pesi, o calisteniche.
È consigliato mettere sotto i denti 45 grammi di carboidrati per ogni ora di allenamento. Pertanto, due barrette energetiche all’ora dovrebbero andare bene; nel caso in cui si optasse per una bella mezz’ora di allenamento, una sola barretta sarebbe perfetta. L’importante è che abbiano un basso contenuto di fibre, altrimenti, il rischio di avvertire stimoli inerenti alle deiezioni, diverrebbe una realtà più che accertata.
Un altro pasto pre-workout è dato da una o due banane, a seconda della loro grandezza, che tra l’altro aiutano a prevenire i crampi, essendo ricche di potassio.
Oppure, come “ultima spiaggia”, un paio di fette biscottate con la marmellata sarebbero ugualmente efficaci.
Quanto tempo mangiare prima di andare a correre: circa 60 minuti prima. Il pasto non è abbondante e non richiede una lunga digestione.
Cosa mangiare prima dell’allenamento: pomeriggio
Le abitudini pomeridiane, per varie ragioni, differiscono da quelle matttine . Se la colazione è considerata il pasto più importante della giornata, il pranzo, allora, è il secondo (parimenti con lo spuntino post-workout). Quando si decide di correre nel pomeriggio, si può tranquillamente desinare senza troppi intoppi. Pasta, carne, pesce. Va bene.
L’importante è non esagerare.
Quanto tempo mangiare prima di andare a correre: In questo caso, è bene attendere le consuete tre ore, per poi fiondarsi a pieno regime nell’allenamento.
I primi tempi, nel caso si fosse dei novizi della disciplina, sarà arduo persino resistere 10 minuti. Con il trascorrere del tempo, impegnandosi con costanza e riposando il dovuto (almeno 3 giorni alla settimana) i risultati saranno ineluttabili e ben visibili. È altresì fondamentale seguire una dieta equilibrata , magari chiedendo la consulenza di un nutrizionista, il quale provvederebbe a imbastire una dieta da seguire in base alla propria conformazione, al fabbisogno e alle abitudini motorie.
La corsa è di per sé un ottimo modo per rimettersi in forma, eppure funziona meglio quando integrata all’allenamento in palestra e a una dieta.
Conclusioni
In sostanza, si può asserire che l’attività aerobica sia un vero e proprio toccasana, sia per la mente, che con il corpo. L’obbligo resta quello di non strafare, o infortuni e malori potrebbero colpire da un momento all’altro. I
l pericolo, comunque, non sembra essere un problema, poiché è il corpo stesso a suggerire una pausa più o meno prolungata quando raggiunge il limite: dolori alla milza, fiato corto, gambe che cedono e gola secca.
Quando ognuna delle sensazioni si affaccia e si presenta, meglio fermarsi e riprendere a muoversi con una semplice camminata.