I neofiti amanti della piscina sono soliti porsi delle domande piuttosto dirette. Molti di essi, non essendo ancora iscritti, vagabondano su internet nel tentativo di rispondere a tutti gli interrogativi che non sembrano trovare una risoluzione adatta.
Almeno, fino ad ora. Perché in questo articolo, penseremo noi a fornire le risposte alla domande più frequenti riguardo la piscina e i benefici che il nuoto apporta al nostro organismo.
Parleremo del numero esatto di vasche da coprire per acquisire una certo atletismo e specificheremo, una volta per tutte, il mero significato (in questo contesto) del termine vasca! Ti auguriamo, dunque, una buona lettura!
Quante vasche fare in piscina?
Sommario
Una volta iscritti in piscina (se privi di agonismo) l’obiettivo è chiaro: ottenere il tipico corpo del nuotatore. Vada per le spalle larghe, le braccia marmorei e i dorsali ampi, senza dimenticare la forza e la massa muscolare che andrebbe a tonificare gambe e glutei.
Muoversi nell’acqua attraverso uno stile qualsiasi, consuma un elevato numero di calorie e consente all’organismo di sfruttare al massimo ogni suo muscolo.
Per effettuare un buon allenamento, dei tali che all’indomani comportano la cosiddetta “febbre muscolare“, sarebbe necessario completare tra le 30 e le 40 vasche.
A un primo acchito, sembrano davvero tante, forse impossibili da completare, ma una volta ottenuta la pratica necessaria a destreggiarsi bene contro la resistenza acquatica, portare a compimento l’obiettivo sarà più che fattibile.
Dopo quanti mesi di nuoto cominciano a vedersi i primi risultati?
Diciamocelo chiaramente: tutti quelli che hanno messo piede in una piscina, se lo sono chiesti almeno una volta. Prima di rispondere, tuttavia, dobbiamo specificare cosa si intende con risultati.
Per quel che concerne la bravura nel nuoto e l’abitudine a stare in acqua, possiamo assicurarti che entro tre settimane, forse addirittura meno, si acquisisce una basica conoscenza della disciplina, la quale permette di avere molta più confidenza con l’acqua e di muoversi meglio in essa. Invece, se per “risultati” intendiamo i cambiamenti alla tonicità del fisico, allora dobbiamo espandere il range di attesa e stanziarlo sui 2 mesi minimi. Ricorda, ad ogni modo, che un buon allenamento deve essere preceduto e seguito da un’altrettanta buona alimentazione.
Come si contano le vasche in piscina?
I neofiti fanno spesso confusione: credono, talora, che fare più vasche significhi nuotare in differenti piscine. Il che è ovviamente sbagliato. Contare una vasca, in realtà, è molto più semplice di quello che si crede.
Per antonomasia, la vasca è il semplice percorso delimitato dalle boe (quando si tratta del competitivo) o lo spazio che intercorre tra l’uno e l’altro bordo della piscina (nel caso in cui si intenda un discorso amatoriale).
A quante vasche corrispondono 1500 metri?
Per rispondere esaustivamente, dobbiamo fare una piccola premessa: le vasche, in piscina, si dividono in:
- vasca corta da 25 metri
- vasca lunga da 50 metri.
1500 metri corrispondono a 60 vasche corte e a 30 vasche lunghe.
In parole povere, nell’ordine di percorrere 1500 metri, a nuoto, in piscina, è necessario spostarsi da un bordo all’altro della piscina dalle 30 alle 60 volte, a seconda della lunghezza del percorso.
Speriamo di esserti stati d’aiuto. Al prossimo articolo e… Buona nuotata!