Cos’è la velocità? È un pregio? È un attributo di origine atavica che ha permesso all’uomo di scampare ai predatori? O è una peculiarità, di certo attribuibile a numerosi animali terrestri, e che soltanto l’essere umano ha saputo tramutare in gloria? Tutte queste domande potrebbero avere un netto e schioccante “sì” come risposta.
L’uomo è riuscito a sopravvivere fuggendo a gambe levate da predatori e inseguendo, con altrettanto impeto, le potenziali prede. Ed è pur vero che, grazie alla rinomata atletica leggera, la forza esplosiva dei muscoli delle gambe e il bilanciamento dettato dai fasci addominali, trovano la sua dimensione in una disciplina, probabilmente una delle più note e praticate al mondo: la corsa.
Questa corsa non è il blando jogging, bensì un’esecuzione di potenza e coordinazione che ammalia, incanta ed emoziona. Gli allenamenti che servono da preparazione alle gare, sono estremamente sfiancanti e mirano a favorire la resistenza e la forza esplosiva dell’apparato muscolare. Perché le gambe consentono di muoversi, ma è il corpo ad accompagnare ritmicamente e furiosamente ogni falcata.
Sono esistiti uomini che hanno saputo interpretare la disciplina in tutto il suo potente splendore: Jessie Owens, Pietro Mennea, il neo campione olimpico Marcell Jacobs e… L’eterno recordman, Usain Bolt.
Usain Bolt: dove vive
Sommario
Era il 2008, Olimpiadi di Pechino. Nella finale dei cento metri piani, Usain Bolt sconvolse il mondo e alzò l’asticella del record mondiale di velocità, giungendo alla fine del tracciato con un tempo di 9.72secondi. La folla era in visibilio e lui divenne il recordman della storia, l’uomo più veloce di tutti i tempi.
Attualmente, benché siano trascorsi dodici anni e tre Olimpiadi da quel giorno, il record è imbattuto, nonostante l’italiano Marcell Jacobs sia andato vicino a eguagliare la barriera dell’atleta giamaicano, siglando il record europeo con 9.80secondi.
Spesso ci si chiede come se la stia passando il velocista giamaicano, il cui lascito al mondo dell’atletica si appresta a divenire immortale. Ebbene, al giorno d’oggi, Usain Bolt conduce una vita pacifica a Kingston, in Jamaica, dove vive con sua moglie. I due sono convolati a nozze nel 2014 e da quel giorno, Bolt si è dedicato ad altri sport: indimenticabili le sue comparse con il Manchester United (squadra di prima serie inglese) e col Borussia Dortmund (squadra di prima serie tedesca) nel mondo del calcio, prima di migrare in Australia e siglare i suoi primi goal con una squadra locale.
A quanto sembra, ora si sta pienamente dedicando alla vita familiare.
Il patrimonio di Usain Bolt
Secondo quanto stimato da Forbes, il patrimonio di Usain Bolt si stimerebbe attorno ai 60milioni di dollari, ovvero più di 50 milioni di euro. Una cifra stellare e davvero irraggiungibile per molte persone. Vi è da dire che la stima non tiene conto della tassazione e dei regimi fiscali della nazione in cui vive. Qualora si facesse una stima, la cifra di aggirerebbe attorno ai 34 milioni di dollari (attorno ai 29 milioni di euro) il che la renderebbe meno vistosa, ma comunque astronomica e facente gola alla maggior parte della popolazione mondiale.
Il denaro guadagnato è frutto dei suoi allenamenti, i quali hanno lui consentito di fissare il record del mondo e di attrarre numerosi sponsor. In più, è stato anche un calciatore (non mollo dotato, questo è da ammettere) che ha avuto la possibilità di guadagnare modicamente coi club per cui ha giocato.
Usain Bolt: moglie e figli
Il matrimonio tra Usain Bolt e la modella Kasi Bennett sta avendo molteplici gioie. Nel maggio 2020, la coppia ha celebrato l’arrivo della loro prima figlia, Olympia Lightning Bolt, ora poco più che una bimba di un anno. Nel giugno dell’anno successivo, ovvero nel 2021, gli sposi hanno annunciato la venuta al mondo di due gemelli, Saint Lio e Thunder.
Dopo un periodo di stallo in cui lo stesso atleta ha preferito concentrarsi su altri spunti della carriera, ora si gode la paternità di tre splendidi bambini, il cui futuro si prospetta radioso e repleto d’amore.
Il nome di Usain è entrato a far parte della storia da più di dieci anni e forse, un giorno, spererà di poter dire lo stesso dei suoi figli. Tutto ciò che importa è che il trittico di pargoli cresca in sane forze in una delle famiglie più note del mondo.